Il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, e il vice Pietro Di Dionisio, assessore ai lavori pubblici, hanno inviato una nuova diffida ad Acqualatina chiedendo “la tempestiva risoluzione delle problematiche evidenziate”. In mancanza di soluzioni “l'Amministrazione procederà alla tutela dei diritti propri e dell'intera cittadinanza in qualunque sede opportuna”.
Nella lettera vengono evidenziate, nuovamente, le problematiche (sono ben 34) sul territorio relative alla rete idrica e a quella fognaria. Si contano:
- 11 perdite idriche su strada e sprofondamenti, da via della Pineta a via Colle Cocchino, da via del Cerro-incrocio via Faggi a via delle Roselle;
- 14 sprofondamenti di strutture fognarie transennati con attrezzature del Comune, da via Nettunense all'altezza di Falasche a via Cristoforo Colombo, da via Bengasi a via delle Tamerici
- 9 ripristini stradali da eseguire, da via Jenne a via Circeo, da via Tripoli a via degli Oleandri
“Un elenco non esaustivo, purtroppo – si legge nella missiva – in quanto quotidianamente vengono segnalati nuovi inconvenienti che necessitano di intervento”. Per questo viene chiesto ad Acqualatina di “comunicare formalmente e tempestivamente al Comune l'avvenuta esecuzione di ciascun intervento, attestando la cessazione dello stato di pericolo”.
Al tempo stesso si chiede di “comunicare tempestivamente ogni avvenuta sostituzione di transenne comunali con attrezzature di vostra proprietà, come disposto, in maniera da consentire il recupero e possibilità di reimpiego delle medesime da parte del Comune”.
Nella lettera vengono fatte notare anche ulteriori criticità come i disservizi nelle verifiche dello stato dei pagamenti degli utenti “con conseguenti distacchi a fronte di bollette regolarmente pagate”. Ma anche “allacci di utenze con tempi medi dalla richiesta di circa otto mesi, con conseguente danno per gli utenti nella fruizione di un servizio pubblico essenziale, sia per lo stesso Comune nell'applicazione delle imposte sugli immobili interessati in violazione della carta dei servizi”.
Carta che prevede un massimo di 15 giorni lavorativi per allacci idrici e 20 per allacci fognari che comportano interventi semplici, 30 per quelli complessi.
“A tutela dei diritti di cittadini e operatori economici – scrivono ancora Lo Fazio e Di Dionisio – l'Ente provvederà a dare ampia diffusione della Carta dei servizi anche sul proprio sito istituzionale affinché gli utenti possano avere esatta conoscenza degli obblighi che la Società è tenuta a rispettare”.