Saluto le autorità politiche, civili, religiose e militari, le Associazioni combattentistiche e d’Arma, la Banda Musicale e la Corale Polifonica della Città di Anzio e tutti i cittadini che sono intervenuti a questa importante iniziativa che celebra il 70° Anniversario della Liberazione d’Italia.
Un saluto al Generale di Brigata, Angelo Palmieri ed al Commissario Prefettizio del Comune di Nettuno, Raffaela Moscarella.
Allo stesso tempo sento il dovere di rivolgere un saluto ideale della Città di Anzio al Collega, Alessio Chiavetta, con il quale per sette anni abbiamo celebrato, insieme, questa giornata e molte iniziative istituzionali che hanno unito i nostri territori.
Il 25 aprile è una giornata storica per la nostra Patria in quanto rappresenta la fine della dittatura avvenuta il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione delle Città di Milano e Torino.
Il 25 aprile, che celebra anche l’importante contributo prestato dai nostri Partigiani per un’Italia libera, è un giorno di Festa che ci deve vedere tutti uniti all’insegna della Libertà e della Democrazia.
Oggi dobbiamo sentire tutti il dovere di ricordare i nostri soldati che, dopo l’8 settembre, senza tentennamenti, si sono schierati per un’Italia libera e unita, con una sola bandiera: il nostro Tricolore.
Allo stesso tempo, come abbiamo fatto in occasione delle celebrazioni per il 70° Anniversario dello Sbarco di Anzio, dobbiamo sempre ricordare l’apporto delle truppe alleate, che si immolarono a difesa dei nostri stessi ideali di libertà e di democrazia, anche con il sacrificio della propria vita.
Lo scorso 22 gennaio abbiamo celebrato il 71° Anniversario dello Sbarco di Anzio, da dove tutto ebbe inizio con la successiva Liberazione di Roma e con la Liberazione dell'Italia, avvenuta 15 mesi dopo.
Dobbiamo sempre mantenere vivo il ricordo dell’estremo sacrificio di tanti cittadini, che abbiamo ricordato scolpendo i loro nomi sul Monumento ai Caduti e di tutti coloro che, con coraggio e dignità, sopportarono gli enormi sacrifici tali da meritare il conferimento, alla nostra Città, della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
La Festa delle Liberazione rappresenta anche l’inizio di un nuovo percorso storico... libero e democratico, che porterà l'Italia al referendum del 2 giugno 1946, alla nascita della Repubblica e successivamente alla nuova Costituzione.
L’eredità morale della Resistenza vive nella Costituzione, dove sono presenti i valori sui quali si fonda l’Italia moderna: la libertà di parola e di pensiero, la libertà di associazione e di religione, del diritto al lavoro ed alla casa ma, soprattutto, ad una vita dignitosa per ogni cittadino.
70 anni fa l'Italia, dopo enormi sacrifici, riconquistò la Libertà ed il nostro Presidente Pertini, uomo di grande lungimiranza, giustamente affermava:
"Non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.
Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli al meglio? Questo non è un uomo libero!"
A distanza di decenni questa citazione del Presidente Pertini è quanto mai di stretta attualità. Tanti italiani, a causa della crisi economica, forse sono sempre più fragili e meno liberi.... ed è verso queste persone che lo Stato e le Istituzioni Repubblicane, tutte, devono sentire il dovere morale di farsene carico, se vogliamo dare un senso compiuto alla LIBERTA' ed alla Festa della Liberazione.
Viva Anzio, Viva l’Italia, Viva La Liberazione.